Skip to content
Siete qui: Home Press Archivio Rassegna Stampa Rassegna Stampa 2011 Artigliando la tastiera come un felino, illuminata da Toradze l'inaugurazione
Artigliando la tastiera come un felino, illuminata da Toradze l'inaugurazione PDF Stampa E-mail

La Prealpina
Martedì 23 agosto 2011

Anche nel 1962, nel corso della prima edizione delle Settimane Musicali di Stresa, il pubblico ebbe la possibilità di ascoltare la Sinfonia n. 1 di Brahms. Domenica sera, nel concerto di apertura dell'edizione numero cinquanta, al Palazzo dei Congressi risuonavano le stesse note. Lo ha ricordato Gianandrea Noseda ... nel breve saluto che come sua abitudine ha voluto fare dal podio. Noseda guidava l'Orchestra del Festival, che come la fenice del mito muore e rinasce ogni anno. I componenti, però, restano sostanzialmente gli stesi, così la continuità è garantita. È anche una formazione internazionale, visto che i suoi musicisti, oltre che naturalmente dall'Italia, vengono dall'Inghilterra, dalla Danimarca, dalla Svezia, dalla Spagna e dalla Russia...
L'interpretazione della Prima infonia brahmsiana è stata dignitosa, ben scandita ritmicamente e con una buona tenuta dell'insieme... Alla fine è stato un trionfo di applausi, con una platea esaurita in ogni ordine di posti...
Più stimolante si è rivelata la prima esecuzione assoluta del brano vincitore della quinta edizione del concorso di composizione delle Settimane Musicali, Septimal, del ventunenne belga Ruben Burvenich. Orchestra e direttore erano concentratissimi in una pagina dal forte impatto comunicativo, nonostante che il linguaggio dodecafonico utilizzato, per quanto non in modo pervasivo, sia piuttosto ostico. Se la sezione centrale del lavvoro ... con le sue venature blues, appare giustapposta più che integrata con il resto, suggestivo è l'effetto di liquefazione del materiale tematico in A', dove armonie e temi tendono a sbiadirsi tra sussulti dei fiati e qualche colpo d'ala degli archi, fino all'enigmatica coda conclusiva. Il momento più alto della serata è stato la rapsodica e fiammeggiante interpretazione del Concerto n. 1 per pianoforte, tromba ed archi di Šostakovič ... con il pianista georgiano Alexander Toradze. Rapsodica perché solista e direttore hanno puntato su pianissimi improvvisi e vistrose alterazioni del fraseggio, scelta condivisibile in una pagina così beffarda e grottesca. Fiammeggiante perché Toradze, dala corporatura piccola e con un'impressionante forza nelle dita, anche senza esibire un suono di grande volume artigliava la tastiera come un felino, superando di slancio i passaggi più ostici del movimento finale. Eppure questo virtuoso georgiano ha anche saputo esibire sonorità morbide e pastose nei passaggi lirici. E Noseda ha condotto l'orchestra ai limiti del silenzio e dell'immobilità in un secondo movimento che appariva come sospeso sull'orlo del nulla.

Luca Segalla

 

Cerca