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Trio Pieranunzi senza limiti e confini PDF Stampa E-mail

Testata Amadeus
Luglio 2009

Senza limiti, né confini di generi e di tempo, il preludio primaverile alla 48esima edizione del Festival Internazionale di Stresa. Si è aperto infatti con le "fisarmoniche in libertà" del Motion Trio, è festosamente passato al Seicento con "gli effetti e le stravaganze" del Concerto Palatino, si è soffermato sulle fascinose musiche da film di Michael Nyman e, dopo uno spiritoso e sorprendente concerto dell'Israel Philharmonic Brass Quintet, si è chiuso con un meditato appuntamento, pieno di future promesse, dove si raccontavano "Rag, Blues e altre storie...".
Il racconto è del Trio Gabriele Pieranunzi (violino) - Alessandro Carbonare (clarinetto) - Enrico Pieranunzi (pianoforte) in un concerto che ha fatto la felicità dei numerosi e verbanesi che ... hanno mostrato di saper apprezzare, con scroscianti e lunghi applausi, l'impegno che i tre musicisti hanno profuso nella presentazione di un repertorio che passava dall'ambiente classico, ispirato al jazz di Milhaud e Stravinskij, all'ambiente jazz ispirato al classico, con composizioni di Enrico Pieranunzi...
Un riuscitissimo tentativo di coniugare jazz e classico secondo un percorso, in parte cronologico, che ha fatto capire come sia artificiosa la divisione della musica in categorie e generi.
Qui Enrico PIeranunzi, nonostante il suo retroterra jazzistico, si è piegato alle esigenze del classico che non prevedono (non più) la pratica dell'improvvisazione...
Dobbiamo ... dare atto agli organizzatori e alla direzione artistica, che da alcuni anni è affidata a Gianandrea Noseda, di aver saputo intraprendere un percorso che indica nuove direzioni, dove i confini sono superati e si aprono gli orizzonti musicali a un pubblico più curioso, attento e meno superficiale.

Gaetano Santangelo