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Operazione Rachmaninoff PDF Stampa E-mail

Testata. La Stampa
Giovedì 10 settembre 2009

L'idea è che Serge Rachmaninoff... non sia solo il musicista di due o tre brani... E che la sua musica non oscilli sempre e solo... fra un virtuosismo e un sentimentalismo entrambi "facili". Ne sono convinti Gianandrea Noseda, la casa dscografica inglese Chandos e Alexandre Rachmaninoff, figlio di una figlia di Serge e presidente della Fondazione intitolata al nonno. E stanno passando dalla teoria alla pratica... Un esempio di queste sinergie è stato il concerto di sabato, gran finale delle Settimane Musicali di Stresa, un festival educato ed elegante con un ottimo seguito di pubblico...
Il programma si apriva con il poema sinfonico L'Isola dei morti, un raffinatissimo studio coloristico ispirato dal quadro di Böcklin che basterebbe da solo a smentire i luoghi comuni sul musicista. Ma il piatrto forte era l'esecuzione in concerto dell'opera Aleko..., atto unico composto da Rachmaninoff a 19 anni... Come ogni giovin compositore, anch e Rachmaninoff non rinuncia a mettere nella sua prima opera un po' di tutto e un po' troppo di tutto. Ma l'inventiva melodica e la fantasia coloristica sono già evidenti. E l'opera dà l'impressione di un talento formidabile...
Eccellente l'esecuzione di Stresa, che ha riunito le tre istituzioni cui Noseda è legato: la BBC Philharmonic Orchestra, il Coro del Regio di Torino (preparatissimo e in gran forma) e i solisti del Mariinskij di Pietroburgo (il baritono Serguey Murzaev, il tenore Evgheny Akimov e il basso Gennady Bezzubenkov, che naturalmente in questo repertorio si muovono come pesci nell'acqua), più Svetla Vassilieva, bella e brava. Quanto a Noseda, si capisce dalla sua direzione trascinante e incalzante che ama quest'opera.

Alberto Mattioli