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Siete qui: Home Press Archivio Rassegna Stampa Rassegna Stampa 2008 Stresa - Festival 2008: Sostakovic e Beethoven, un binomio insolito - 24/8/08 - Operaclick
Stresa - Festival 2008: Sostakovic e Beethoven, un binomio insolito - 24/8/08 - Operaclick PDF Stampa E-mail

Testata: Operaclick

Domenica 24/8/08

Alle Settimane Musicali di Stresa certo non manca il coraggio. Inaugurare la sezione "calda" del festival, quest'anno dedicata alla musica del Novecento, con la Quattordicesima Sinfonia di Sostakovic è l,'indizio di una linea progettuale che va ben oltre le esigenze e le aspettative di un pubblico "vacanziero". Evedentemente  qui a Stresa si punta in alto e se è vero che l'abbinamento con la Settima di Beethoven poteva apparire sulle rpime come una semplice iniziativa per "indorare la pillola", alla resa dei conti l'operazione si è rivelata invece non solo intelligente, ma anche illuminante.
Intanto il pubblico si è accorto ben presto che la pillola non era poi così amara...
Quel che è certo è che l'opera lascia il segno. Giananadrea Noseda la affronta con un'espressività livida, fredda, direi allucinata, che va dritto nel profondo. le linee melodiche, a volte al limite della dodecafonia, sono rese con lucidità e nettezza... Molto sicura la gestone dei cambiamenti metrici... L'affinità di Noseda con questo repertorio è davvero appagante. Questa è un'opera che procede a strattoni, che urla, ma che sa anche ripiegarsi in struggenti oasi di rassegnato lirismo...
I due bravi solisti hanno cantato con intensità.
Nicola Beller Carbone... ha reso le impervie linee melodiche della sua parte con piglio e sicurezza. Molto bello il colore vocale, con screziature affascinanati nel registro centrale. Ma anche quando sale (un paio di Sib) la Beller Carbone dimostra una certa disinvoltura nel controllo dell'emisisone. Molto spesso i suoi interventi hanno ricevuto un rilievo quasi "teatrale". Merito anche di Arutjun Kotchinian. I due ci hanno trasmesso emozioni "drammatiche" vigorose dandoci più volte l'illusione di essere all'opera. ... Voce calda, una cera rotondità d'emissione, bel legato: queste in sintesi le doti del basso armeno che è piaciuto naturalmente per una franca idiomaticità di fraseggio ...
Prima ho definito l'accostamento Quattordicesima di Sostakovic/Settima di Beethoven un'intuizione illuminante. In effetti il capolavoro beethoveniano inserito in un contesto decisamente insolito èrisaltato in modo per nulla ovvio. L"apoteosi della danza", la sinfonia che molti collocherebbero senza esitazione agli antipodi della Quattordicesima di Sostakovic, quella Settima che è sempre stata un simbolo di energia positiva deflagrante nel vorticoso finale, mai l'abbiamo sentita così contrastata, così sofferta, e perché no, così tragica...L'energia drammatica sprigionata dal capolavoro beethoveniano è da salutare senz'altro con soddisfazione: è delittuoso avvezzarsi ai capolavori!
Tempi rapidi ma non rapidissimi, mai frenetici, fraseggio sempre curato, e qualche sorpresa ... per un'esecuzione accolta trionfalmente dal pubblico che gremiva il Palazzo dei Congressi. E se il buon giorno si vede dal mattino...

Massimo Viazzo