Un ispiratissimo Noseda per "La clemenza di Tito" di Mozart Stampa

Corriere dell'arte

Venerdì 21 settembre 2007

... Noseda sottolinea che "senza l'amore, senza l'amicizia e senza il rispetto, il potere è sterile ed è attraverso la clemenza, la compassione, l'ascolto, che il suo esercizio può dare i frutti più sconvolgenti e duraturi". Non sono solo parole destinate a rimanere sterili affermazioni  non supportate da analogo approfondimento esecutivo. Esse trovano immediata rispondenza in una concertazione attraversata da luminosità vitale ed umanissima, che mai per un attimo cede alle lusinghe del bel suono fine a se stesso o di un apollineo e freddo accademismo formale. Perché Noseda, alla testa dell'eccellentissima Orchestra delle Settimane Musicali di Stresa, ha una sensibilità teatrale vivissima, lancia bagliori di luce che, come tanti passe-partout espressivi, danno spessore musicale concreto alle pasisoni, le fanno vivere con un'affettività emotivamente pregnante. Soprattutto nelle arie, dove l'animo umano riesce grazie alla musica di Mozart a far palpitare le emozoni, Noseda ricama lo strumentale con cameristica ricercatezza per illuminare i tratti psicologici che motivano l'agire dei personaggi. Ne consegue una direzione incalzante, dai ritmi stringati e dalle dinamiche equilibratamente orientate verso orizzonti musicali capaci di far vivere i sentimenti tinteggiandoli di febbrile emozionalità. Il cast vocale rasenta la perfezione, soprattutto per merito del Sesto pieno di temperamento e stilisticamente perfetto di Laura Polverelli, nonché per la Vitellia di Barbara Frittoli, di grande rigore espressivo e voce perfettamente immascherata...

Alessandro Mormile