Stresa - Palazzo dei Congressi: La Clemenza di Tito (KV 621) Stampa

Operaclick
Domenica 26 agosto 2007

... Alle Settimane Musicali il "Progetto Mozart" prosegue da ormai cinque anni. Ed è stato indubbiamente uno di quei valori aggiunti che hanno contribuito alla riqualificazione del Festival. ...
La videoscenografia su disegni di  Guido Villa sottolinea in modo  discreto il procedere degli eventi. I turbamenti interiori dei sei personaggi vengono rappresentati da linee colorate che si scompongono, ricompongono per poi nuovamente smembrarsi. Gli episodi nei quali Tito è in scena, invece, ricevono una visualizzazione più didascalica con una vera e propria ambientazione "romana" (piazze, colonne, palazzo...). Solo prima dell'ultimo recitativo di tito, al momento della confessione di Vitellia, le due situazioni si congiungeranno a rimarcare il vertice drammatico dell'opera.
... Già dai primi accordi dell'Ouverture rileviamo una perfetta sintonia fra il direttore e la sua orchestra, la duttilissima Orchestra delle Settimane Musicali di Stresa. ...
Tomislav Mužek ha interpretato il ruolo del protagonista con voce di bel timbro, linea di canto morbida, anche se a volte un po' monotona. ...
La Vitellia di Barbara Frittoli ha entusiasmato il pubblico. ... La voce è timbricamente affascinante e suona sempre molto naturale. ...
Chi si aspettava un Sesto afflitto, sconfortato, avvilito, passivo, mero strumento nelle mani di Vitellia, è rimasto forse deluso. Laura Polverelli infatti lo tratteggia con temperamento e personalità . Il suo è un Sesto volitivo e di forte impatt drammatico. ... Ma è soprattutto il pirotecnico finale che le ha procurato l'ovazione interminabile del pubblico. Una gestione perfetta dei fiati le ha permesso di duettare senza problemi con il bravissimo clarinetto solista. Indimenticabile, sia vocalmente che scenicamente, anche il recitativo accompagnato "Oh Dei, che smania è questa" con un Noseda che giganteggia sul podio; L'orchestra ansima, respira affannosa, strappa feroce. Sono solo quattro i recitativi elaborati da Mozart. Un vero peccato... e un grande rammarico!
Molto applaudita anche Alessandra Marianelli che nella sua unica aria "S'altro che lacrime", un graziosissimo minuetto, trova accenti di candore e purezza. La sua bella voce di soprano lirico svetta luminosa sui due La prima della conclusione e nonostante il ruolo  vocalmente marginale la sua presenza è comunque significativa.

Massimo Viazzo