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Il Flauto raccontato da Salieri PDF Stampa E-mail

Testata: Il giornale della musica

Del: 23/8/06

 

Un po' Salieri, un po' Prospero, affascinato dal genio mozartiano, dalla sua capacità di trasformare un teatro di cartone in un mondo magico che ci insegna a vivere e ad amare, Michele Placido, con una lunga camicia di foza bianca siede ad un tavolino, accanto all'orchestra, e racconta il 'Flauto Magico'. L'opera mozartiana è stata eseguita ieri sera al Palazzo dei Congressi di Stresa nel cartellone delle Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore in forma semiscenica e con un adattamento drammaturgico di Luca Fontana che prevedeva appunto l'istrionico Placido (alias Salieri, ormai pazzo) come narratore a riflettere sulla grandezza mozartiana, a fare da raccordo tra le arie; non essendoci un palcoscenico i cantanti, tutti ottimi attori, sfruttano la sala, i gradoni che scendono in platea, le uscite del palco: il drago non si vede ma la paura di Tamino è tutta nei suoi occhi sbarrati prima di accasciarsi su un gradino e alle tre dame basta schiacciare il pavimento con una sedia per ucciderlo, per la prova del fuoco basta una luce rossa sullo sfondo. Il cast è di ottimo livello: il travolgente Papageno di Nicola Ulivieri (comico e divertente ma anche accorato nel suo 'tentativo' di suicidio), la bella voce del sicuro Tamino di Tomislav Muzek, la toccante prova di Alessandra Marianelli (Pamina di soli vent'anni!), Davinia Rodriguez è una Regina della Notte in stile Dark Lady con una voce che si vorrebbe più corposa, la spigliata Papagena di Laura Catrani, il sottilmente malvagio Monostato di Bruno Lazzaretti, le tre Dame scatenate e ironiche di Karin Selva, Giovanna Donadini, Barbara Di Castri... Sul podio dell'Orchestra delle Settimane Musicali di Stresa Gianandrea Noseda imprime un ritmo infuocato alla partitura con un sapiente equilibrio tra i vari aspetti dell'opera: l'amore e la fiaba, il divertimento e la riflessione. Successo trionfale con bis dell'ouverture a chiudere la serata.

Susanna Franchi