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Gianandrea Noseda racconta il 47° Festival PDF Stampa E-mail
'900 LUCI E OMBRE

Come sembra distante il '900: così vicino e così estraneo.
Un secolo per certi versi straordinario: importanti scoperte scientifiche, rapido sviluppo tecnologico, significative conquiste sociali; per altri versi un secolo terribile: due sanguinose guerre mondiali, molte dittature feroci e alienanti, deterioramento incontrollato dell'ecosistema.
Il '900 ha minato le umane certezze: a momenti positivi di sviluppo e di crescita si sono alternati momenti bui di gretta involuzione, a forti spinte di apertura e condivisione si sono contrapposti periodi di sopraffazione feroce, il sorriso e la speranza sono spesso stati uccisi da disperazione e pianto.
Il rapido alternarsi di Luci e Ombre ha destabilizzato le umane certezze: l'arte, e con essa la musica, ha seguito questo percorso contraddittorio e drammatico della storia del '900 in modo preciso, puntuale critico essendo parte accompagnante dello stesso percorso.
Anche la musica del '900 ha sconvolto le certezze estetiche a cui si era abituati: ha scoperto nuovi orizzonti, ha aperto nuove strade, ha sperimentato nuovi linguaggi, sempre però stando a stretto contatto coi percorsi compiuti dall'uomo. Mi auguro che questi pochi anni che ci separano ormai dal '900, ci permettano di accostarci col giusto distacco e con la necessaria libertà alla grande musica che lo ha attraversato, accompagnato e caratterizzato, delineando con precisione sconvolgente le sue luci e le sue ombre, e auspico che un rinnovato atteggiamento di curiosità e di interiore onestà ci porti ad apprezzarne gli indiscussi capolavori.

Gianandrea Noseda
Direttore Artistico