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Quando l'inquietudine si trasforma in arte PDF Stampa E-mail

Testata: Amadeusonline
Martedì 25 maggio 2010

Ci sono opere che, nonostante siano datate, riescono ad emozionare, non solo ad un livello puramente sonoro, e al contempo, pur essendo prive di qualsiasi riferimento scritto, trasmettono idee, analisi, suggestioni. Questo non sorprende se l'opera in questione è firmata da un istrionico e geniale compositore come Philip Glass. Sabato 22 maggio, al Palazzo dei Congressi di Stresa, nell'ambito delle Settimane Musicali del Lago Maggiore, l'artista statunitense ha riproposto uno dei suoi più grandi capolavori, Koyaanisqaatsi. Life out of balance, realizzato nel 1983 per l'omonimo film che porta la regia di Godfrey Reggio. [...] Philip Glass, con questa scelta, si è dimostrato ancora una volta un artista complesso, profondo e sensibile, confermandosi inoltre un compositore non solo precursore dei tempi, ma anche attento ai cambiamenti che investono socialmente e culturalmente l'umanità. La sua personalità geniale, nel corso del live, si è espressa poi "mimetizzandosi" con l'orchestra, senza mai atteggiarsi da primo attore. La grandezza non ha bisogno di essere esposta troppo sotto i riflettori.

Silvia Turrin