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Noseda esalta il dramma di Tito PDF Stampa E-mail

Corriere della Sera

Domenica 2 settembre 2007

Sono cinque anni che lo spettacolo di punta delle Settimane Musicali di Stresa consiste nell'esecuzione in forma semi-scenica di un'opera di Mozart. Formula vincente, del resto, non si cambia. E vincente lo si è dimostrata eccome. Gianandrea Noseda ... forma un'orchestra stagionale di giovani di buon livello, scrittura un gruppo affiatato di cantanti e tuti insieme "inventano" una regia senza scene e costumi ma che di fatto esalta la teatralità intrinseca del teatro mozartiano. Ne viene uno spettacolo agile e avvincente, brioso e spigliato nei tempi, fresco nei modi: in una parola, semplice ma non ordinario. Così s'era fatta la Trilogia dapontiana; così s'era fatto il Flauto magico. Con plauso di tutti.
Quest'anno s'è deciso ... per il titolo più difficile, La clemenza di Tito. E' quello con le arie probabilmente più belle dell'intera storia dell'opera, ma è il più difficile in virtù del suo grado d'astrazione, della sua natura di opera che ricalca tutto il teatro musicale settecentesco e lo trascende....
Qui le categorie del brioso del fresco dello spigliato del carino non bastano. Che ci sia elettricità in orchestra è bella cosa, guai mancasse. Ma occorrono del pari pastosità, volumi, spessori e, senza esibirla, la piena consapevolezza di trovarsi di fronte a un segmento del genio mozartiano forse inaccessibile.
Troppo per Noseda, il cast e l'Orchestra di Stresa Festival? No, senz'altro. Hanno lavorato bene. Poco tempo, ma tanta passione e piena disponibilità....
Cast eccellente ... a cominciare da Barbara Frittoli (Vitellia), anche se non è voce squisitamente mozartiana. Ma Alessandra Marianelli (Servilia) incanta. Ed è strepitosa Laura Polverelli: intelligente, espressiva, da lode nelle colorature, che la parte di Sesto detta impervie. ... Belle infine anche le videoscenografie disegnate da Guido Villa e montate da Dario Betti: non didascalie ma suggestioni, per lo più flooreali o stratte, che contrappuntano la musica senza disturbarla. Successone.

Enrico Girardi