Skip to content
Siete qui: Home Press Archivio Rassegna Stampa Rassegna Stampa 2006 Mozart in riva al Lago Maggiore
Mozart in riva al Lago Maggiore PDF Stampa E-mail

Testata: La Discussione

Del: 10/9/06

 

Applausi, poi ovazioni, con il pubblico del 'Palazzo dei Congressi' in piedi, infervorato dall'esecuzione dell'opera 'Die Zauberflöte' (Il flauto magico) di Wolfgang Amadeus Mozart, realizzata in forma semi-scenica, per l'adattamento drammaturgico di Luca Fontana, narrato da Michele Placido. È l'esaltante successo dell'appuntamento più atteso e importante delle 'Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore', con sul palco, coro, orchestra e tutti gli interpreti e responsabili dello spettacolo ad accogliere, anche sorpresi ma felici, l'entusiasmo incontenibile di spettatori che hanno gremito ed esaurito platea e galleria... Il teatro è talmente pervaso da commozione e soddisfazione che il direttore Gianandrea Noseda risale sul podio per regalare il bis dell'ouverture dell'opera che - come annuncia il maestro - 'corre come l'aria'... La direzione d'orchestra è, come sempre, puntuale e brillante, regalando preziose sfumature e piacevoli colori, tra dinamiche, ritmiche, impennate e anche dolci abbandoni dalle inusitate e belle sonorità... Incredibili risultano i cantanti nelle loro intense (e anche prolungate) espressività durante gli interventi di Michele Placido nei suoi monologhi... Su tutti emergono il gioviale e simpaticissimo Papageno di Nicola Ulivieri, dalla voce calda, colorita e fluida, la dolce e fascinosa Pamina di Alessandra Marianelli, dal suono lucente e dalla tecnica raffinata e il bravo e intonato Tamino di Tomislav Muzek dal seducente ma anche vigoroso timbro tenorile. Pure le tre Dame, Karin Selva, Giovanna Donadini e Barbara Di Castri, rivelano uno squisito equilibrio vocale e interpretativo, mentre la Papagena di Laura Catrani avvince con il giusto scintillio nel suo incontro con Papageno e il Monostato di Bruno Lazzaretti rivela un personaggio preciso e tagliente, persino simpatico... Insomma, le caratterizzazioni degli interpreti ... si fondono con la magia della musica mozartiana, per una esecuzione che raramente si sente in un teatro, verosimilmente recepita dal pubblico che risponde ringraziando, con esultanza continuata e clamorosamente inaspettata.

Walter Baldasso