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Frammenti - A Worcester Ladymass PDF Stampa E-mail

La proposta odierna di musica medievale differisce sensibilmente dal suo contesto originale. Si rende pertanto necessario un atto di riformulazione, giacché queste composizioni non furono realizzate per essere parte di un programma concertistico e destinate al pubblico a cui noi oggi le presentiamo. Uno dei punti cruciali per noi cantanti femminili che desideriamo eseguire musica medievale è che non possiamo essere in alcun modo storicamente “autentiche” (sebbene si vorrebbe esserlo), in parte per la nota emarginazione in chiesa delle donne di quel tempo. La musica presentata in questo programma era, nel medioevo, cantata da voci maschili e abbiamo quindi pochi riscontri nel ricreare un suono appropriato. Sappiamo per altro che diverse comunità monastiche femminili osservavano le stesse prassi liturgiche di quelle maschili, cantando pezzi monodici nei loro conventi. Non possiamo formulare con certezza l’ipotesi che le donne cantassero musica polifonica, o quanta polifonia fosse loro accessibile, benché siano arrivati a noi manoscritti da sedici monasteri in Europa che contengono brani a due e/o tre parti e che suggeriscono una possibile esecuzione femminile. […] Ci sono molte congetture riguardo la riproposizione di musica medioevale. Il Trio Mediæval avverte che l’esecuzione moderna di questa musica offre la libertà di sviluppare la nostra immaginazione e le nostre idee, nella consapevolezza di creare musica contemporanea. Abbiamo scelto di approfittare della mancanza di elementi storicamente definiti per caratterizzare l’attualità della nostra performance. Allorquando non trovammo alcun Credo nei manoscritti di Worcester, non ci siamo perse d’animo e abbiamo intravisto invece la possibilità di inserire un Credo contemporaneo, chiedendo a Gavin Bryars di comporre il pezzo. Anche il Benedicamus Domino è stato scritto da Bryars per il Trio […]. Questa sera ogni ascoltatore apprezzerà in maniera differente la musica e il suo contesto, portando con sé le proprie aspettative. Noi tutti parteciperemo all’esperienza dell’ascolto di musica inglese medioevale e contemporanea, anche se l’unica cosa che probabilmente abbiamo in comune è il nostro hic et nunc.

Anna Maria Friman-Henriksen