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Enrico Rava Tribe featuring Gianluca Petrella PDF Stampa E-mail

Il gruppo racchiude varie generazioni di musicisti, tutti con una propria storia e personalità stilistica. Del resto, Rava ha compreso sin dai suoi esordi uno dei meccanismi adottati da molti grandi leader della musica africana americana: inserire periodicamente nelle proprie formazioni giovani musicisti, nuovi talenti, che apportano generalmente alla musica la freschezza di un sound contemporaneo, di un modo di pensare che pur sposandosi con la tradizione la trasforma elaborandola in maniera originale. Valgono come esempi eclatanti i gruppi di Miles Davis e i Jazz Messengers di Art Blakey, che pur nella diversità della linea musicale hanno contribuito a lanciare decine di musicisti, non pochi dei quali diventati delle personalità di rilievo, capaci di influire in maniera determinate sulle scelte poetiche dei loro leader. Con loro, il trombettista italiano condivide la qualità di talent scout, come dimostra l’elenco di musicisti che ha contribuito a far conoscere, molti dei quali diventati degli artisti di rilievo nazionale e internazionale. Per fare soltanto alcuni nomi, basta pensare, negli ultimi anni, al chitarrista Roberto Cecchetto, al trombonista Gianluca Petrella, ai pianisti Stefano Bollani e Giovanni Guidi, quest’ultimo parte del progetto Tribe.
Esponente della generazione dei ventenni del jazz italiano, Giovanni Guidi ha vinto il Top Jazz 2007 (il premio della critica indetto dalla rivista Musica Jazz) quale miglior nuovo talento nazionale, ha realizzato un paio di album favorevolmente accolto dagli addetti ai lavori e ha partecipato a numerosi e importanti festival nazionali ed internazionali.
Gianluca Petrella è considerato uno dei miglior trombonisti jazz del mondo. Nella lista delle collaborazioni con musicisti internazionali figurano: Steve Bernstein, Bobby Previte, Greg Osby, Carla Bley ed italiani: Roberto Gatto, Antonello Salis, Gianluigi Trovesi, Francesco Bearzatti, Paolino Dalla Porta, Paolo Fresu, Danilo Rea, Enzo Pietropaoli e altri. Ha partecipato a numerosi importanti festival internazionali in tutto il mondo fra i quali spiccano i festival di Montreal, Toronto, San Francisco, Chicago, Rio de Janiero, Oslo, Londra, Berlino, Umbria Jazz e i Blue Note Jazz Club di Tokyo e New York.
Considerato uno dei contrabbassisti italiani più creativi ed eclettici Gabriele Evangelista è un giovanissimo contrabbassista scoperto da Rava ai seminari jazz di Siena. È richiestissimo per le sue straordinarie doti (precisione unita ad una sfrenata creatività ed ad un grande interplay) da molti musicisti italiani e non come Roberto Gatto, Kurt Rosenwinkel, Alessandro Lanzoni, Danilo Rea.
Un quarantenne sulla soglia dei cinquanta è Fabrizio Sferra, fondatore del disciolto e acclamato trio Doctor 3, ma con alle spalle una lunga e articolata vicenda artistica, nella quale si è rivelato batterista capace di costruire raffinate dinamiche timbrico-ritmiche che fanno di lui un originale maestro del drumming jazzistico europeo, in grado di inserirsi efficacemente nell’interplay collettivo dei gruppi di cui ha fatto parte. Una formazione che ingloba musicisti così diversi, richiede una linea estetica chiara e in grado di consentire un dialogo creativo tra i musicisti; un leader dell’autorevolezza di Rava ha l’indiscutibile merito di saper condurre all’interno del proprio mondo espressivo artisti dalla differente esperienza e concezione poetica, ottenendo uno sfaccettato mosaico di personalità e atteggiamenti espressivi, con il quale rende sempre cangiante e articolata la propria musica.