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Richard Galliano PDF Stampa E-mail
GallianoRichard Galliano è nato il 12 dicembre 1950 a Cannes, in Francia.
In passato non sono stati tanti gli artisti associati alla fisarmonica, uno strumento che, in virtù delle sue connotazioni, sembrava apparentemente quanto mai distaccato dallo swing. Poi è arrivato Richard Galliano, animato da un’incrollabile determinazione di condividere la sua convinzione che la fisarmonica meritasse un posto nel cuore del jazz accanto al sax e alla tromba. Mosso dall’ammirazione nutrita nei confronti del collega Astor Piazzolla, creatore del Tango Nuevo, Galliano non solo è riuscito nel suo intento, ma con il suo stile “new musette” ha saputo infondere nuova vita in una tradizione totalmente francese che sembrava aver subito un arresto.
Figlio dell’insegnante di fisarmonica di origini italiane Lucien Galliano, Richard inizia a suonare lo strumento all’età di quattro anni. Parallelamente allo studio della fisarmonica, frequenta i corsi di armonia, contrappunto e trombone al Conservatorio di Nizza. È la scoperta della musica di Clifford Brown ad introdurlo al jazz all’età di 14 anni e, modellando il proprio stile nel tentativo di imitare il suo modo di eseguire i ritornelli, realizza, con suo grande stupore, che la fisarmonica era pressoché sconosciuta nell’ambito di questo genere musicale. Galliano si accosta poi ai fisarmonicisti brasiliani quali Sivuca e Dominguinhos, scopre gli specialisti americani simpatizzanti del jazz (Tommy Gumina, Ernie Felice e Art Van Damme), nonché i musicisti italiani come Felice Fugazza, Volpi e Fancelli, voltando così nettamente le spalle a quello che costituiva lo stile tradizionale più in voga all’epoca in Francia. Nel 1973 Galliano si trasferisce a Parigi dove viene notato da Claude Nougaro. Per tre anni è arrangiatore, direttore e compositore all'interno di un gruppo in cui ha occasione di affiancare autentici jazzisti. Incide inoltre per innumerevoli artisti francesi di spicco tra cui Barbara, Serge Reggiani, Charles Aznavour e Juliette Gréco, oltre che per colonne sonore. Dai primi anni ’80 appare molto più spesso accanto a musicisti jazz dai background più disparati, accompagnandoli nelle improvvisazioni: tra essi figurano Chet Baker (all'interno del repertorio brasiliano), Steve Potts, Jimmy Gourley, Toots Thielemanns, il violoncellista Jean-Charles Capon, con cui incide il suo primo disco, e Ron Carter, con il quale realizza un album nel 1990.
Nel 1991, su consiglio di Astor Piazzolla, che aveva incontrato nel 1983 durante l’elaborazione di musica di accompagnamento per la Comédie Française, Galliano ritorna alle proprie origini e al repertorio tradizionale di valse musette, java, complaintes e tango che aveva a lungo trascurato. Prendendo ispirazione da Gus Viseur e Tony Murena, riesce a liberare la fisarmonica dalla sua immagine ormai obsoleta introducendo una ritmica ed uno stile armonico completamente nuovi per adattarla al jazz. Il suo nuovo approccio viene annunciato all’interno del suo nuovo CD New Musette registrato al fianco di Aldo Romano, Pierre Michelot e Philip Catherine per Label bleu, che gli vale il premio Django Reinhardt dell’Académie du Jazz come “Musicista francese dell’anno” nel 1993.
Tutto ciò porta poi ad una lunga serie di album in cui Galliano, suonando la sua fisarmonica di marca Victoria, ha dimostrato la sua abilità di adattare questo strumento alla flessibilità del jazz. La sua sicurezza, padronanza dei fraseggi e capacità di ottenere un’ampia gamma di tonalità sfaccettate con la fisarmonica hanno testimoniato il suo superamento dei limiti imposti ad uno strumento che travalica i generi. Nel 1996 attraversa l’Atlantico per registrare il suo New York Tango con George Mraz, Al Foster e Biréli Lagrène, un disco che successivamente gli vale il premio Victoire de la Musique. Inizia quindi ad acquisire una reputazione internazionale che gli consente una serie di nuove collaborazioni. Crea inoltre un insolito accostamento di strumenti al fianco di artisti del calibro di Enrico Rava, Charlie Haden e Michel Portal (il loro album del 1997 Blow Up ottiene un grande successo commerciale, con oltre 100.000 copie vendute), nonché del suo collega fisarmonicista Antonello Salis, in Italia, e dell’organista Eddy Louiss, nel 2001. Per anni si esibisce in un trio con Daniel Humair e Jean-François Jenny-Clarke (dal 1993 fino alla morte del bassista nel 1998), per poi ritornare nel 2004 alla sua formazione, contraddistinta da un ritmo “newyorkese” e composta da Clarence Penn e Larry Grenadier. Di Galliano si ricordano anche collaborazioni una tantum, fra gli altri, con Jan Garbarek, Martial Solal, Hermeto Pascoal e Anouar Brahem, Paolo Fresu e Jan Lundgren, nonché Gary Burton. Nel 1999 egli presenta le proprie composizioni originali con l’accompagnamento di un’orchestra da camera, unitamente a brani di Astor Piazzolla. Ciò porta poi al tributo a quest’ultimo artista del 2003, Piazzolla Forever, in cui Galliano torna ad accostarsi alla musica del suo mentore.
Galliano è un musicista eccezionalmente versatile, in grado di lasciare il proprio marchio distintivo in qualsiasi contesto musicale, dalle esibizioni soliste (come il Paris Concert dallo Châtelet, pubblicato nel 2009) fino a quelle con l’accompagnamento di un grande ensemble come la Brussels Jazz Orchestra nel 2008. Le sue straordinarie doti di solista sono oggi universalmente riconosciute, mentre egli continua ad esplorare i più disparati generi musicali senza mai perdere quel tocco lirico che sa infondere nelle ballate di Love Day inciso con Gonzalo Rubalcaba, Charlie Haden e Mino Cinelu, o French Touch, che gli ha consentito di creare una liason tra Billie Holiday ed Edith Piaf, al fianco del trombettista Wynton Marsalis. Desideroso di trasmettere ad altri il patrimonio della propria esperienza, è inoltre l’autore, insieme al padre Lucien, di un metodo per fisarmonica vincitore del premio SACEM come Miglior Opera Pedagogica nel 2009.

Vincent Bessières