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L’Arte della variazione PDF Stampa E-mail
Il filo conduttore di questo programma è la variazione, ossia l’arte di modificare un tema musicale.
Uno di questi, certamente quello della “Follia”, di origine portoghese, è tra i più famosi e tra i più antichi della musica europea. La “primitiva follia” nota, basata su questo tema, risale alla metà del XVII secolo, mentre la più conosciuta “tarda follia” è rimasta famosa nella musica colta fino ai giorni nostri. Si tratta di una progressione accordale che sostiene un tema melodico preciso. Su questa struttura l’esecutore era libero di improvvisare. Conosciuta anche come Folies d’Espagne in Francia e Faronel’s Ground in Inghilterra, si basa su una passacaglia, mentre la linea melodica prende la forma di una sarabanda lenta in tempo di 3/4. Le variazioni presentano poi tempi e linee melodiche tra le più svariate: nel programma sono proposte due tra le più celebri versioni ossia la Sonata per Violino op. 5 n. 12 di Arcangelo Corelli e la Sonata a tre op. 1 n. 12 di Antonio Vivaldi.
La città di Bologna vanta un passato e una tradizione musicale equiparabili solo a poche altre città in Europa. Domenico Gabrielli e Maurizio Cazzati si distinguono per essere stati rispettivamente il primo ad emancipare il violoncello dal ruolo di basso continuo nobilitandolo come strumento solista, il secondo un grande innovatore, compositore e maestro di cappella tra i più stampati dell’epoca (ben 66 opere).
La raccolta Trattenimenti per camera di Cazzati offre un saggio di stupenda capacità compositiva che, nello sviluppo della ciaccona, della passacaglia e del capriccio sopra le 12 note, elabora con dotta sapienza la formula dell’ostinato. I Balletti di Gabrielli sono invece il tipico esempio di sonata a tre nella quale melodia e contrappunto si alternano con grande sapere.
Giovanni Battista Martini è senza alcun dubbio la personalità musicale più complessa del Settecento europeo per la grande erudizione, per la sapienza contrappuntistica e per il rilievo artistico della sua cospicua produzione. Il tema utilizzato da Martini nelle 24 variazioni è ispirato alla nota “Bergamasca”, tema popolare italiano che il maestro di Mozart interpreta in modo estremamente vario. Il suo stile si rivela con chiara riconoscibilità attraverso un linguaggio che presenta al suo interno sensibilità e anime molteplici. La spontaneità della linea melodica si innesta su un vivace tessuto ritmico contrapponendosi talvolta ad una ricca scrittura contrappuntistica, utilizzando soluzioni tra le più diverse per fiorire il pur semplice incipit tematico.

 

Daniele Proni