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Pieranunzi e il suo vagabondare tra i suoni PDF Print E-mail

Testata: La Prealpina
Martedì 10 agosto 2010

Un'antica sala della Rocca di Angera ed il jazz del pianista Enrico Pieranunzi. Sono davvero singolari le proposte di questa prima parte dello Stresa Festival, dedicata alla musica antica. E alle contaminazioni, come nel concerto dello scorso venerdì ad Angera, giocato su un intrigante gioco di specchi tra il jazz e le "Sonate" di Domenico Scarlatti. Il Settecento raffinato e bizzarro della corte spagnola [...] accanto alla estemporaneità del jazz moderno. Per poi scoprire, come ha dimostrato Pieranunzi, che la stravaganza di Scarlatti e l'improvvisazione jazzistica non sono così lontane.
Solo centoventi posti, tutti occupati, per una serata che prometteva grandi suggestioni e che grandi suggestioni ha offerto. Pieranunzi siede al pianoforte ed ascoltiamo qualcosa che non è jazz e non è Scarlatti: è semplicemente musica. Sotto le volte della sala sembra di nuotare, letteralmente, nel suono. Il romano Pieranunzi [...] è un pianista di classe. Colto, elegante, curioso. Un jazzista che ha studiato in Conservatorio e lo si vede dal suo fraseggio sempre cesellato, dall'ottima tecnica digitale, dalla cura del tocco, dal senso degli equilibri.
[...] Il suo Scarlatti è sanguigno, sofferto, amplificato da un generospo uso del pedale. Però è Settecento vero. Anche se i ritmi e le armonie settecentesche scivolano in armonie moderne e le frasi si piegano all'improvviso, in continuo specchiarsi e deformarsi. Non ama le contaminazioni, Pieranunzi, e lo confessa al pubblico. Piuttosto il suo  è un vagabondare tra i suoni, un cogliere delle consonanze tra antico e nuovo in quel flusso continuo e inarrestabile che è la musica.
La Sonata "K 420" è rude e diretta, la celebre "Sonata K 159" sembra ancora più fastosa e spettacolare con le continue interpolazioni improvvisate tra una frase e l'altra, in un'esaltazione virtuosistica che poi lascia spazio a sottili ed introverse invenzioni armoniche, mentre alla fine affiora anche un ritmo di rock and roll. [...]

Luca Segalla