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Stresa conquistata da Vasily Petrenko PDF Print E-mail

Testata: La Prealpina

Del: 30/8/05

 

Un brivido sembra fendere l'aria mentre risuonano le note delicatissime e struggenti della 'Scena d'amore' dal 'Romeo e Giulietta' di Berlioz, poi la platea viene scossa dalla fanfara iniziale degli ottoni della 'Sinfonia n. 4 in fa minore' di Cajkovskij.
Sabato scorso al Palazzo dei Congressi le Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore hanno vissuto una serata memorabile grazie all'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai ed al ventinovenne direttore russo Vasily Petrenko.
... Petrenko è andato diritto al cuore della musica e al cuore del pubblico, in una 'Sinfonia n. 4' dove ogni frase, ogni nota era percorsa da un disperato lirismo.
L'attacco è deciso e mosso fino ad un secondo tema dove i legni sembrano esitare sulle soglie del silenzio, poi la tensione riprende fino all'esplosione di suono della ripresa, un suono compatto e ricco di colore. Ecco, nel secondo movimento, tornare un fraseggio inquieto, esitante, spezzato, con un oboe quasi smarrito sull'orlo dell'abisso e gli archi che rispondono con più dolcezza fino alla coda, lentissima e desolata.
E la desolazione si impadronisce del finale della sinfonia, quando l'intera orchestra sembra sprofondare nel silenzio prima degli ultimi, sonori, risolutivi accordi.
Raramente l'Orchestra Nazionale della Rai si è dimostrata coì omogenea, reattiva e precisa sia nell'intonazione sia negli equilibri d'insieme, con degli archi magnifici ... e dei fiati pressoché perfetti. Nei fortissimi il suono è scintillante come l'acciaio, nelle mezze tinte si arricchisce di ombre e sfumature dinamiche.
L'intesa con Petrenko è assoluta e lo dimostra il fraseggio, che si anima al minimo gesto del direttore, lo dimostra il continuo intrecciarsi di sguardi tra il podio e l'orchestra.
Petrenko fa respirare la musica, coglie tutto il disperato lirismo di Cajkovskij senza un respiro di troppo, un'esitazione fuori luogo: è dramma vero, spoglio di ogni enfasi...
Grande impressione ha suscitato anche 'Lucientes', il brano della giovane compositrice Paola Calderone, che ha vinto la seconda edizione del premio di composizione indetto dalle Settimane Musicali e che ha avuto l'onore di aprire la serata.
Pagina di raffinata fattura timbrica, che in alcuni impasti sonori rivisita ... certe sonorità della musica elettronica, 'Lucientes' è un bell'esempio di musica contemporanea che riesce a parlare al pubblico: le note sembrano davvero farsi luce, come suggerisce il titolo, in un continuo alternarsi di stati d'animo e di atmosfere timbriche, rese mirabilmente da un'esecuzione efficace e molto precisa.

Luca Segalla